Davide Chinelli
Ho 42 anni e abito a Mezzovico, sono paraplegico da 23 anni dopo aver subìto un incidente in automobile. In questi anni ho capito che lo sport, per una persona disabile paraplegica, è molto importante: aiuta, sia moralmente che fisicamente, ad affrontare al meglio la vita quotidiana.
Ho sempre praticato una disciplina sportiva. Per diversi anni ho giocato a basket in carrozzina, con tanti sacrifici e belle soddisfazioni.
Negli ultimi anni, per le persone disabili con problemi motori, si è affermata una nuova disciplina sportiva che si chiama handbike. Si pratica con una speciale bicicletta a tre ruote che si spinge con le mani, da sdraiati o seduti, a seconda dell’handicap.
Ho iniziato ad andare in handbike nel 2010. All’inizio la usavo dalla primavera fino all’autunno per mantenermi in forma fisica e per fare gite assieme agli amici e a mia moglie. Poi, dopo qualche anno, questo sport mi ha attratto sempre più è ormai diventato… come una droga! Se non vado ad allenarmi almeno quatto, cinque volte a settimana sento che mi manca qualcosa: sto meglio e mi procura una fortissima sensazione di libertà.
Recentemente si è formato un nuovo gruppo di InSuperAbili e, grazie all’associazione e agli sponsor, partecipo a gare in handbike all’estero e in Svizzera.